Serie A 38° giornata: fa e disfa Higuain, Lazio in Champions, flop Napoli. Icardi come Toni. Risultati e marcatori
Dopo i posticipi di Verona, con la Juventus fermata in extremis dai padroni di casa grazie alla rete in pieno recupero di Gomez, dopo che “nonno” Toni aveva realizzato la 22esima perla dell’ennesimo campionato straordinario, intermezzo gialloblu alle due reti bianconere firmate Pereyra e Llorente; e di Bergamo, dove il Milan aveva confermato la buona prova esibita contro il Torino, violando il campo orobico, grazie al figliol prodigo Bonaventura, autore di una doppietta, l’ultimo turno era incentrato soprattutto sui 90 minuti di Napoli che mettevano in palio l’ultimo biglietto per la Champions.
Scontro al cardiopalma doveva essere e scontro emozionate è stato quello del San Paolo dove si sono affrontate, per il terzo e ultimo posto valido per la qualificazione in Champions League, Napoli e Lazio. Gli Azzurri, distanti 3 punti in classifica dagli avversari, erano obbligati a vincere per sopravanzarli in virtù degli scontri diretti (nel girone di andata i Campani si imposero 1 a 0 in trasferta, uno scontro che probabilmente i Capitolini non avrebbero meritato di perdere). Le due squadre hanno dato luogo ad una partita avvincente, che non ha tradito le attese ma, alla fine, a prevalere è stata la formazione di Pioli con un rotondo 4 a 2. Eppure, l’incontro sembrava già concluso dopo 45 minuti di gioco, viste le due reti segnate dalla Lazio con Parolo (al 33esimo), complice un’incertezza di Andujar ( e qualcuno contestava Reina!) e Candreva (al 45esimo), anche se la miglior occasione ad inizio gara l’avevano avuta i padroni di casa con Callejon, capace di sbagliare un gol già fatto davanti al solo Marchetti. Ad inizio secondo tempo, invece, è uscito il cuore del Napoli e, soprattutto, è rientrato in campo un tarantolato Higuain, capace di segnare una doppietta tra il 55esimo e il 66esimo. La Lazio, nel frattempo, si era ritrovata in 10 per l’espulsione rimediata da Parolo, ma la squadra di Benitez non è riuscita ad approfittare della superiorità numerica. Quando gli ospiti sembravano ad un passo dal baratro, è proprio lo stesso Pepita a fallire un calcio di rigore generoso, sanzionato per un dubbio intervento su Maggio. Pallone alle stelle e il match cambia nuovamente, con gli ospiti ad uscire indenni dal momento più complesso dell’incontro, grazie anche alla parità numerica ristabilita, quando Ghoulam riesce a rimediare due gialli nel giro di appena 60 secondi.
Quindi Onazi, all’85esimo ha posto fine alle velleità dei Partenopei. Al 92esimo il gol di Klose ha regalato una serata di festa ai biancocelesti, con i giocatori napoletani usciti tra i fischi.
Non solo la squadra di De Laurentiis non è riuscita a raggiungere il terzo posto, ma ha perso anche il quarto, vista la contemporanea vittoria della Fiorentina contro il Chievo. Tre a zero il risultato finale in una partita ch, probabilmente, premia i Gigliati oltre ai loro reali meriti. Migliore in campo Ilicic, autore del primo gol e apparso trasformato rispetto al girone d’andata, in rete al dodicesimo minuto. Il Chievo ha provato a rispondere con Pellissier, che ha centrato un palo. Dopo che la squadra veneta è rimasta in dieci per l’espulsione di Cofie (doppio giallo), la Fiorentina ha dilagato con le reti di Bernardeschi e Badeji.
Pirotecnico 4 a 3 tra Inter ed Empoli a San Siro, con i Nerazzurri che giocavano soprattutto per permettere ad Icardi di vincere la classifica marcatori. Operazione riuscita per l’Argentino, che ha raggiunto Toni a quota 22 grazie alla doppietta siglata tra il 53esimo e il 77esimo. La compagine di Sarri ha onorato l’impegno, riuscendo a pareggiare il doppio vantaggio interista (a segno prima con Palacio e poi, appunto, con Icardi) grazie alle reti di Mchedlidze e Pucciarelli. Ma Brozovic e ancora Icardi hanno portato la squadra di Mancini sul 4 a 2. Inutile la doppietta di Mchedlidze. L’Inter ha chiuso all’ottavo posto un’annata tra alti e bassi, nonostante l’arrivo di Mancini.
La Roma aveva centrato l’obiettivo secondo posto nel derby con la Lazio; così che Garcia, per l’ultimo saluto all’Olimpico,contro il Palermo, ha scelto di far giocare molte seconde linee, rimediando una sconfitta che non inficia il giudizio sui Giallorossi. Il Palermo è passato in vantaggio al 35esimo con un rigore siglato da Vazquez per fallo di mano di Spolli. A rimediare, all’85esimo, è stato Totti, che ha raggiunto 299 reti in carriera. Al 94esimo è arrivato il nuovo (e definitivo) vantaggio del Palermo, con Belotti, probabilmente, partito in fuorigioco. Da segnalare, nella Roma, il ritorno in campo di Balzaretti dopo un lunghissimo stop.
Mihajlovic conclude la sua avventura alla Sampdoria (probabile sostituto Zenga) con un pareggio contro un Parma che ha disputato l’ultima parte di campionato con grande dignità, nonostante la retrocessione ormai certa. Brutto primo tempo, con le due squadre che, senza obiettivi, non sono riuscite ad esprimere il loro miglior gioco. Per fortuna la ripresa è stata più divertente e ha visto i Blucerchiati passare in vantaggio con Romagnoli al 53esimo. I pareggio di Palladino al 74esimo è durato solo quattro minuti, visto il nuovo vantaggio della Samp firmato De Silvestri. All’88esimo è arrivato il definitivo pareggio di Varela. La squadra ligure conclude il campionato settima, con la partecipazione alla prossimo Europa League legata al ricorso del Genoa. La compagine di Gasperini ha chiuso la sua stagione con una sconfitta indolore sul campo del Sassuolo. Migliore in campo Zaza, autore di una doppietta, ma anche l’altro gioiello di Di Francesco, Berardi, ha siglato una rete. Per i Liguri inutile gol dell’ex di turno Pavoletti.
Ultima partita di serata quella che vedeva opposte Torino e Cesena. I Granata, complice una pprestazione dei Romagnoli assolutamente mediocre, hanno salutato i tifosi dopo un’annata eccellente con un perentorio 5 a 0 con reti di Martinez, Benassi, Moretti e doppietta di Maxi Lopez.
A precedere le gare della serata, intanto, alle 18 il Cagliari aveva salutato la massiama serie con una vittoria pirotecnica ai danni dell’Udinese di uno Stramaccioni vicino alla mancata riconferma, complice un campionato dei Friulani al di sotto delle aspettative minime. 4-3 con le reti per i padroni di casa firmate da Sau, Joao Pedro, Mpoku e un’autorete di Bruno Fernandes, conteporaneamente autore di una tre reti ospiti, insieme a Aguirre e Thereaux. Tra i padroni di casa applausi e lacrime per capitan Conti che, a 36 anni e dopo 434 presenze, si congeda dagli Isolani. Con lui salutano anche due altre colonne del Cagliari dell’ultimo decennio, quali Pisano e Cossu.