Nel primo posticipo della decima giornata Cesena e Verona hanno impattato per 1 a 1, dando vita ad una gara noiosa. Tuttavia il punto stretto ai Romagnoli, che si sono trovati in vantaggio sia nel risultato che nel numero di giocatori in campo, poichè gli Scaligeri hanno dovuto fronteggiare l’infortunio di Sorensen quando Mandorlini si era già giocato tutti i cambi. Ma i Veneti hanno comunque trovato la via del pari grazie ad un’azione sull’asse Tachtsidis – Gomez, con quest’ultimo che con una deviazione volante ha beffato Agliardi.
Per i ragazzi di Bisoli, che erano a caccia di un successo per rilanciarsi in ottica salvezza, è quindi arrivato un pari che serve a poco nonostante l’assedio finale alla porta di Rafael, il quale si è ben disimpegnato in un paio di circostanze.
In avvio il Cesena si presenta con un modulo ad una sola punta: il terminale offensivo è il neo-acquisto Hugo Almeida, il quale risulterà poi decisivo per il momentaneo vantaggio. Ospiti in campo, invece, con il solito modulo ma con la novità Nenè in attacco, supportato da Nico Lopez e Gomez: rinunciare a Toni non ha però giovato alla manovra scaligera. Fino al goal del Cesena è successo poco: poi, lampo improvviso di Cascione, che innesca Almedia: quest’ultimo si trascina metà difesa veneta addosso e crea lo spazio per Defrel, il quale raccoglie il passaggio del portoghese e fa secco Rafael.
Per assistere ad una reazione dell’Hellas è snecessario attendere la ripresa, ma nemmeno l’innesto di Toni ha dato i frutti sperati e il goal dell’insperato pari è arrivato quando ormai nessuno se l’aspettava, frutto di una magia di Gomez.
In serata c’è stato l’ultimo posticipo, dove la Lazio ha centrato la quinta vittoria nelle ultime sei uscite e si è portata al terzo posto in coabitazione coi Blucerchiati: il gioco dei ragazzi di Pioli è stato a tratti spumeggiante, ma il Cagliari, sconfitto alla fine per 4 a 2, ha venduto cara la pelle. Il match è iniziato con le novità Pereirinha e Klose nella Lazio. La scelta di puntare su Miroslav ha ripagato alla grande il tecnico, perché dopo il goal di Mauri, che al 7° ha portato avanti iBbiancocelesti, sono arrivati i due centri del Tedesco, in entrambe le occasioni servito splendidamente da Lucic. Dopo mezz’ora il match era sul 3 a 0 e tutto sembrava già deciso.
La Lazio si è quindi “seduta” e ad inizio ripresa Ibarbo ha trovato due volte un grande Marchetti tra lui e il goal: rete che per i Rossoblu è arrivato grazie ad un’autorete di Braafheid dopo un “batti e ribatti” in area. La Lazio ha sfiorato il 4 a 1 con Lulic e Biglia, ma ha anche rischiato di subire il 3 a 2, dovendo ringraziare la buona sorte su due cross di Murru, dove prima Ibarbo non è arrivato per un soffio e poi nessuno si è fatto trovare pronto alla deviazione vincente. Al 72° è però arrivata l’espulsione di Ibarbo, che ha commesso un fallo di reazione ai danni di Lulic: il match sembra ormai chiuso ed invece a 6′ dalla fine il Cagliari trova il 3 a 2 grazie a Joao Pedro, al primo centro nel nostro massimo campionato. Il finale è così al cardiopalma e solo Ederson, su cross di Candreva, ridà la tranquillità ai Biancocelesti, trovando il 4 a 2 finale che lancia Pioli e i suoi in zona Champions.