Samra Kesinovic (sedici anni) e Sabina Selimovic (quindici anni), le due ragazzine austriache di origini balcaniche che si erano arruolate nell’Isis, si sarebbero pentite della scelta fatta e starebbero cercando una soluzione per rimpatriare.
Stando alla notizia, riferita da alcuni quotidiani austriaci, le ragazze sarebbero entrambe incinte di due uomini curdi, sposati precedentemente. Le due ragazze, che si sarebbero messe in contatto con i familiari chiedendo aiuto, vorrebbero urgentemente rimpatriare sfuggendo dall’organizzazione terrorista islamica.
Le adolescenti erano fuggite da Vienna ad aprile, lasciando un biglietto ai familiari in cui si affermava la volontà di servire Allah fino alla morte. Giunte in Siria, sarebbero state arruolate dall’Isis e sposate a miliziani combattenti.
Il Ministero dell’Interno di Vienna ha escluso un qualsiasi intervento del Governo austriaco, in quanto la situazione è ormai troppo compromessa ed il rilevamento delle ragazze sarebbe impossibile. Intanto, si stima che quasi 200 austriaci si siano uniti alla guerra santa del califfo, un fenomeno che preoccupa la sicurezza interna ed allarma fortemente l’opinione pubblica.
Anche fonti della sicurezza escludono il ritorno delle ragazze, ormai troppo esposte nei confronti dei miliziani dello stato islamico.