Siamo alle soglie di un altro potenziale conflitto? Sembra proprio di sì, anche se questa volta tutto sembra muoversi nell’ombra.
Nei giorni scorsi, infatti, ha fatto il giro del web e dei giornali la notizia secondo cui gli Stati Uniti avrebbero lanciato una “campagna di droni segreta“. Così la definisce il Washington Post parlando di alcuni droni partiti per dare la caccia a terroristi e leader dell’Isis in Siria. A quanto pare, però, la notizia non è tutta qui e nelle ultime ore è un susseguirsi di informazioni e rumors secondo i quali alle squadre speciali americane e alla Cia si sarebbero uniti anche i piloti russi. Secondo alcune foto che sono state diffuse martedì su twitter sembra che la Russia stia partecipando ai raid aerei sorvolando i cieli di Idlib con Su 27, Mig 29, droni Pchela 1 T e Su 27 alla ricerca dei nemici. Gli aerei da combattimento, secondo David Cenciotti, esperto di questioni aeronautiche, dimostrerebbero il possibile coinvolgimento di Mosca nel conflitto.
Le conferme arrivano dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi provenienti direttamente da Israele dove, il giornale “Yedioth Ahronoth“, parlava di un vero e proprio contingente di piloti russi schierati in sostegno al regime di Assad. Secondo le stesse fonti si tratterebbe solo di un aiuto e questo non significherebbe l’apertura di una base a Jablah da parte di Mosca.
A quanto pare, però, non si tratterebbe solo di un raid aereo ma di un vero e proprio schieramento per mettere a tacere gli insorti. Le stesse fonti hanno parlato di alcune navi della flotta del Mar Nero che si sono mosse nei giorni scorsi per permettere lo spostamento di veicoli, munizioni ed equipaggiamento con tanto di blindati BRT 80.
Altre prove a sostegno di questa teoria arriverebbero dai tracciati radar secondo cui, su Flightradar24, sarebbero venuti a galla alcuni tracciati di numerosi IL 76 in volo nel settore di Damasco. Dopo lo spostamento di quipaggiamento questi voli potrebbero portare in zona anche uomini e materiale necessario per un vero e proprio assalto che potrebbe partire ed essere organizzato nella base logistica che i russi hanno in Siria, a Tartus.
La situazione, quindi, è ormai molto tesa e le cose potrebbero cambiare nelle prossime ore quando iRrussi, ormai scoperti e avvistati, potrebbero avanzare per dare il colpo di grazia ai nemici e agli insorti prima che siano loro a fare il prossimo passo. Ma quello che tutti si chiedono in queste ore è: gli ex Sovietici stanno lavorando da soli in nome delle alleanze con Assad oppure sono al fianco degli americani in questa battaglia contro l’ennesimo gruppo di terroristi? Lo scopriremo sicuramente nelle prossime ore intanto i rumors corrono sul web e sui social dove i blogger la stanno facendo da padrone con foto e informazioni, tutte naturalmente da verificare.