Sito della NASA violato attraverso un computer per bambini: rubati 500 megabyte sulle missioni
Un piccolo computer da trentacinque dollari ha violato il sito della NASA
Si chiama Raspberry Pi, ha le dimensioni di una carta di credito ed è stato progettato per collegarsi alla televisione e spiegare i concetti base dell’informatica nei paesi poveri. Il nobile intento di questo mini dispositivo del valore di appena 35 dollari è stato però accantonato da un misterioso hacker senza scrupoli che lo ha impiegato per violare uno dei principali siti web della NASA, il Jet Propulsion Laboratory (Jpl). L’attacco informatico avvenuto un anno fa ma, reso noto soltanto ora, avrebbe sfruttato il mancato aggiornamento del programma che monitora l’accesso di altri dispositivi alla rete, rubando così materiale prezioso.
Sono stati rubati importanti dati sulla missione che controlla il Rover Curiosity su Marte
L’hacker ancora ignoto, è riuscito a prelevare cinquecento megabyte tra cui due fondamentali file della Mars Science Laboratory, la missione spaziale volta ad esplorare il pianeta Marte attraverso l’innovativa sonda Rover Curiosity. Non solo, tra il materiale trafugato risultano anche delicate informazioni riguardanti il regolamento internazionale del traffico d’armi.
Come si evince dal rapporto dell’ispettore generale della Nasa, la preoccupazione principale risiede nell’eventualità che l’abile hacker riesca ad accedere alla sezione sulle missioni di volo umane, inviando segnali errati alle navicelle spaziali.
Per tali motivi i funzionari della Nasa stanno disponendo ulteriori misure di sicurezza tra cui la temporanea disconnessione di alcuni sistemi inerenti al volo interplanetario del Jet Propulsion Laboratory. Sono stati inoltre installati ulteriori sistemi di monitoraggio altamente sofisticati e si sta procedendo alla revisione completa della Deep Space Network, l’estesa rete di radiotelescopi che controlla e supporta sistematicamente le missioni interplanetarie.