LO SCHIANTO SULL’A7 – Il bilancio dei morti sulle strade a causa di guida contromano si aggrava: dopo che, nei primi nove mesi del 2015, erano state 17 le vittime e 139 i feriti in questo genere di incidenti, nelle ultime ore si è registrato l’ennesimo caso di cronaca. Il responsabile è l’autista di un furgone che, dopo aver imboccato in senso di marcia inverso, all’altezza di Genova Ovest, l’autostrada A7 in direzione di Milano, ha causato un incidente nel quale ha perso la vita una donna e altre sette persone (tra cui tre bambini, dei dei quali sono attualmente nel reparto di rianimazione del ‘Gaslini’ di Genova) sono rimasti feriti. Stando a quanto rilevato dalla polizia stradale, il conducente del furgone è successivamente risultato essere positivo al test del’alcol e della droga e nel suo sangue sono state trovate tracce di cocaina.
LA DINAMICA – Attualmente in osservazione dopo lo schianto, il 33enne William Adel Melo Vasquez, originario del’Ecuador, è ora in stato di arresto ed è anche accusato di omicidio e di lesioni gravi colpose, oltre che della violazione di diverse altre norme del Codice della Strada; anche per questo motivo è stato disposto il sequestro della sua patente che, con ogni probabilità, gli verrà anche revocata. L’uomo, inoltre, aveva chiuso nel retro del suo veicolo, un Fiat Ducato, anche Leonor Maria Cabrera (l’unica vittima dell’incidente), tre bambini e altre due donne, tutti reduci da una ‘fiesta’ a tema che aveva coinvolto la comunità ecuadoregna nei pressi di Sampierdarena. Molto probabilmente, Vasquez non si è accorto di aver imboccato contromano l’A7 e, intorno alle 23.30, si è schiantato contro un altro furgone, condotto da un cittadino marocchino. A seguito dell’accaduto, l’Asaps (l’associazione a tutela della sicurezza stradale dei cittadini), ha espresso il suo cordoglio alla famiglia della donna e ha auspicato che le autorità politiche approvino presto un provvedimento ad hoc per quanto riguarda il reato di ‘omicidio stradale per i conducenti ubriachi e drogati’.