La Corte d’Assise di Roma ha emesso la sentenza di primo grado sul caso Cucchi, riconoscendo colpevoli di omicidio preterintenzionale due carabinieri, condannandoli a dodici anni di carcere. Assolto invece dall’accusa di omicidio il terzo carabiniere, Francesco Tedesco, che ha avuto un ruolo chiave nel processo sulla morte di Stefano Cucchi. È stato lui infatti a indicare i responsabili del pestaggio, Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro, assenti in aula al momento della sentenza del tribunale di Roma.
Le reazioni alla sentenza
Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, ha sottolineato che dopo la sentenza della Corte d’Assisi di Roma suo fratello potrà riposare in pace, a distanza di dieci anni dalla morte, che risale al 2009. Anche la madre di Stefano, Rita Calore, parla di sollievo, senza dimenticare il dolore provato negli ultimi anni e i finti processi. Significativo il gesto di un carabiniere, che dopo la sentenza per cui sono stati condannati due suoi colleghi ha voluto fare il baciamano a Ilaria, un modo per farle sentire la vicinanza dell’Arma nonostante quanto accaduto dieci anni prima.
Dolore ancora più grande per il comandante dell’Arma Giovanni Nistri
Anche Giovanni Nistri, comandante dell’Arma dei Carabinieri, ha commentato la sentenza sul caso Cucchi, al termine della quale sono state accertate le responsabilità di due poliziotti, ribadendo la propria vicinanza alla famiglia di Stefano Cucchi e al dolore ancora più grande dopo aver appreso la responsabilità di due carabinieri che hanno disatteso i valori dell’Arma. Infine, si contano un’assoluzione (per la dottoressa Stefania Corbi) e quattro prescrizioni per i medici coinvolti nel processo d’Appello in relazione al caso Cucchi.