Ancora terrore nelle strade del Medio Oriente. Stamattina il mondo si è svegliato con la notizia di un attentato in Yemen, che ha visto l’esplosione di un’auto bomba nei pressi della scuola di polizia di Sanaa, capitale dello stato. Una cinquantina di civili sono strati feriti gravemente e almeno trenta sono stati i decessi, cifra che però potrebbe subire variazioni al rialzo in quanto non è stato ancora dichiarato con precisione il numero delle vittime.
Le fonti di sicurezza locali hanno reso noto la dinamica dell’attentato: un mini bus con a bordo un kamikaze, questa mattina si sarebbe avvicinato nei pressi dell’edificio, dove era in corso una selezione per il reclutamento di nuovi agenti; l’esplosione, che ha causato una carneficina, ha colpito parecchi studenti del college, oltre a ignari passanti e persone che erano in attesa ed in fila per entrare nel college.
L’attentato, che non è stato ancora rivendicato da nessun gruppo terroristico, fa pensare per modalità di esecuzione, alla mano di al-Qaeda, già nel recente passato mandante nella penisola arabica di stragi di questo tipo e di tale portata. Pensare che non più tardi di qualche settimana fa, sei miliziani sciiti erano state vittime di un attentato, per loro fortuna riportando solo gravi ferite, mentre è andata peggio domenica a un reporter e ad altre tre persone che hanno perso la vita durante un attentato a Dhamar.
La situazione è incandescente nello Yemen già dal 2012 quando una rivolta costrinse Ali Abdullah Saleh a lasciare il ruolo di presidente di stato al suo ex vice, Abd Rabbo Mansour Hadi, che ha portato però come conseguenza l’aumento degli attriti tra i ribelli Huthi e a gruppi legati alla corrente terroristica di Al Qaeda.
Gli USA vigilano attentamente sull’accaduto, considerando lo Yemen, che ha fatto registrare nel 2014 più di 7000 vittime, come uno degli stati più pericolosi in tema di terrorismo: i gruppi di Al Qaeda infatti sono stati già più volte bersaglio dei droni a stelle e strisce e il rischio di eventuali ripercussioni dei terroristi sul territorio americano è costante, tanto che già diversi attentati pianificati sono stati preventivamente sventati proprio grazie al costante grado d’allerta che vige su quel territorio.
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