Gli ultimi stress test condotti dalla Banca centrale europea non hanno fornito risultati positivi per le banche italiane. Due Istituti del nostro Paese, infatti, Monte dei Paschi di Siena e Banca Carige, sono state bocciate; inoltre, su 131 banche europee, 25 non avevano le carte in regola per essere considerate solide.
Undici banche europee sono state bocciate, sullo stesso livello delle nostrane Carige ed Mps. Non si è registrato in questi istituti una carenza di capitale, ma il test eseguito sul bilancio del 2013 e proiettato in un ipotetico futuro con due casi possibili – uno avverso ed uno normale – ha evidenziato la necessità di una dotazione supplementare di un ingente capitale. In Borsa queste società stanno crollando: Monte dei Paschi è data a -21%; Carige è data a -17%: le azioni singole valgono anche 8 centesimi di euro. Nel 2012 valevano due euro.
I clienti di questi Istituti di credito cosa possono fare per sentirsi al sicuro e soprattutto per assicurare il loro fondi depositati?
Chiunque avesse aperto un conto corrente in queste Banche deve valutare bene la situazione: non è sicuramente il caso di creare allarmismi inutili e di correre in filiale a chiudere tutti i conti che si possiedono, ma è anche vero che non per forza bisogna rimanere in una Banca che non è poi così solida e che potrebbe creare problemi per i propri clienti.
Per chi ha chiesto un mutuo in una di queste due realtà, invece, la situazione è completamente differente: le condizioni del prestito vengono fissate nel momento in cui questo viene aperto, quindi non cambiano in base alla valutazione che fa la Bce della Banca. Nemmeno per i mutui a tasso variabile cambia qualcosa: fino alla scadenza le condizioni sono invariabili.
Per chi possiede delle azioni, invece, la situazione potrebbe rivelarsi ben più complicata: è il caso di vendere subito questi capitali così mutevoli. Qui non si parla di allarmismo, ma di vera e propria prevenzione: per evitare di finire in una brutta situazione economica, bisogna tenersi alla larga dalle banche bocciate agli stress test. Stessa cosa per chi ha delle obbligazioni, soprattutto con i rendimenti più elevati. I prezzi per chi ha già i bond in tasca calano moltissimo: è opportuno vendere subito.