I succhi di frutta industriali non sono costituiti solo da frutta ma, in percentuali variabili nelle diverse marche in commercio, presentano numerosi zuccheri aggiunti nonché conservanti ed altri ingredienti che minano seriamente la fama che hanno sempre avuto.
Se si pensa ai succhi di frutta, infatti, si pensa ad un alimento genuino e sano, ricco di vitamine che fanno bene al nostro organismo. Tutto ciò non è completamente falso ma va detto solo per quanto riguarda i succhi di frutta fatti in casa che sono costituiti al 100% da frutta.
È il dottor Matthew Pase, della Swinburne University of Technology di Victoria, Australia, a ricordare che il consumo giornaliero di bevande al alto contenuto di zuccheri (specie se raffinati come nei casi analizzati) possono essere responsabili dell’aumento della pressione arteriosa portando, nei casi più gravi, ad un possibile pericolo di infarto.
Al contrario dei succhi fatti in casa, ricchi di vitamine e sali minerali, i succhi di frutta industriali che troviamo nei supermercati non sono nemmeno paragonabili in termini di benefici per la salute: sono in realtà troppo zuccherati ma molto poveri di vitamine e fibre (al contrario di quello che ci viene fatto credere) e per questo, nella maggior parte dei succhi troviamo vitamine di sintesi per cercare di compensare questa carenza.
Prendiamo ad esempio il succo d’arancia. Se esaminiamo la quantità di zuccheri presente in 250 ml, notiamo con stupore che la dose di zucchero presente al suo interno è di ben 7 cucchiaini quando le quantità raccomandate dall’OMS sono di massimo 6 cucchiaini per l’intera giornata.
Non sono quindi i succhi di frutta a fare male, ma tutti gli ingredienti ben poco naturali che troviamo al loro interno che in grandi quantità possono portare a determinati problemi cardiaci e di salute in generale.
Sulla base di tutto ciò, un succo di frutta fatto in casa risulta di certo la soluzione migliore per il nostro benessere.