Come in campionato a inizio dicembre, la Lazio è riuscita a battere la Juventus con il risultato finale di 3-1 nell’atto conclusivo della Supercoppa italiana. A Riad, la squadra biancoceleste di Simone Inzaghi ha colto l’ennesimo trionfo in Supercoppa, dopo aver battuto la Vecchia Signora già due anni fa allo stadio Olimpico di Roma per 3-2. Per la Lazio è il quinto successo in Supercoppa nella storia. La Juve rimane in testa alla speciale classifica di squadre con più trionfi nella competizione (a quota 8), davanti a Milan (7), Inter e Lazio (5 successi a testa).
La partita
Pronti-via e la Lazio passa subito in vantaggio con un gol di Luis Alberto, bravo a seguire l’affondo di Milinkovic-Savic e farsi trovare pronto per insaccare alle spalle dell’estremo difensore bianconero. La superiorità a centrocampo della Lazio è evidente, ma la Juve riesce comunque a trovare il gol del provvisorio 1-1 grazie a un gol di Dybala allo scadere del primo tempo. Nella ripresa Sarri cerca di rinforzare il centrocampo aggiungendo Ramsey, con il centrocampista gallese che va a sostituire uno spento Gonzalo Higuain. Tolto il tridente, è però la Lazio a continuare a macinare gioco. I biancocelesti vengono premiati nei minuti finali, andando a segno prima con il capitano Lulic e a tempo scaduto con una magistrale punizione di Cataldi.
Simone Inzaghi ritratto della felicità
Nelle interviste post-partita, Simone Inzaghi è il ritratto della felicità. L’allenatore della Lazio sottolinea come i suoi ragazzi abbiano confezionato una magia, battendo per due volte consecutive nel giro di pochi giorni uno squadrone come la Juve. Mastica invece amaro Maurizio Sarri, che esprime il proprio rammarico per la mancata brillantezza mostrata dalla squadra fin dall’inizio del match, con la Lazio nettamente superiore dal punto di vista fisico.