archiveCorte Europea

Ennesima reprimenda di matrice continentale al nostro Paese. Questa volta viene dalla Corte europea dei diritti dell'uomo la condanna per non avere adottato nella nostra Costituzione alcun strumento giuridico a tutela delle coppie omosessuali. Pronunciamento e il web e la politica si scatenano.

Difficile non pensare che sia stata la condanna Ue all'Italia per gli infamanti avvenimenti della scuola Diaz a dare una scossa al ddl sul reato di tortura, languente alle Camere da quasi 30 anni. Per ora c'è il sì della Camera, in attesa di quello del Senato e dell'introduzione di un reato che nei principali paesi europei è normato da tempo immemore.

Si potrà discutere se questa Europa sia o meno legittimata (dopo vicende come quella Greca, ad esempio) a muovere rilievi o fare la morale a i suoi paesi membri, ma di certo quello della Diaz rappresenta una delle tante pagine di storia nostrana di cui non andare fieri. E, probabilmente, se possibile, ancor peggio di quanto di ingiustificabile avvenne nell'istituto, sono le infinite reticenze, false testimonianze e coperture indegne che accompagnarono l'indagine sin dall'inizio