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Ancora sangue che scorre in Libia, con la presenza dell'Isis che sembra radicarsi sempre più stabilmente. Intanto attentato ad una base dell'Onu anche in Malì.

La situazione politica in Libia sembra non essere ad un punto di svolta. L'Onu propone la mediazione per un governo unitario, ma le forze occidentali sono scettiche a riguardo. Tra le disposizioni per raggiungere tale accordo ci sono il blocco di navigazione marittima, la sospensione dei profitti derivanti dal settore petrolifero e provvedimenti individuali.

In Libia i miliziani dell’Isis potrebbero essere entrati in possesso di un notevole quantitativo di uranio, contenuto in seimila barili ed appartenuto all'esercito di Gheddafi. Lo rivela un cugino del ex rais, in una intervista rilasciata ad un sito inglese.

Continua la strategia dei rapimenti in Siria attuata dall’Isis, i cui miliziani hanno attaccato alcuni villaggio e rapito cristiani caldei. Si parla di diverse centinaia di persone, comprese donne e bambini, ma il numero non è stato ancora confermato. Anche in Libia, i jihadisti combattono da Tripoli fino a Tobruk.