Nella finale degli Internazionali di tennis d’Italia, disputati a Roma, il numero uno del mondo Djokovic è riuscito a vincere per la quarta volta il torneo (la seconda consecutiva) sconfiggendo Roger Federer, ancora lontano dal viale del tramonto. Lo Svizzero vede ancora una volta sfumare il sogno di vincere Roma, unico Master 1000, oltre a Montecarlo, a mancare nella sua bacheca.
Impressionanti questi primi mesi del 2015 per il Serbo, che ha vinto il quarto Master 1000 al quale ha preso parte (Indian Wells, Miami, Montecarlo e, appunto, Roma) oltre agli Australian Open. La vittoria a Roma gli ha permesso di raggiungere la cifra di 24 Master 1000 conquistati, sorpassando proprio Federer, fermo a 23.
Il campione elvetico ha vissuto una settimana perfetta a Roma, in cui è riuscito a sbaragliare facilmente gli avversari, soprattutto Berdych e il connazionale Wawrinka in semifinale, ma si è dovuto arrendere all’attuale superiorità del serbo. Djokovic, al contrario del rivale, è arrivato a Roma dopo una settimana di riposo (ha saltato Madrid) e perdendo un set in ogni partita disputata, ad eccezione della semifinale contro Ferrer, nella quale ha alzato il suo livello di gioco. È proprio la forza mentale e l’adattabilità all’avversario a spaventare; Djokovic sembra capace di regolare il motore a seconda della difficoltà della partita, cogliendo i momenti giusti per piazzare il break decisivo.
La stessa cosa è accaduta puntualmente nella partita di ieri, terminata con il punteggio di 6-4 6-3. La sfida è iniziata con un grande equilibrio tra i due giocatori, che hanno conservato agevolmente il servizio, con scambi molto veloci, anche per via del grande caldo sul Centrale. Dopo mezz’ora di gioco il punteggio è sul 4 a 4; nessuna palla break concessa nei rispettivi turni di servizio. Il primo ad avere l’opportunità è Federer, ma Djokovic riesce ad annullarla al termine di uno scambio piuttosto combattuto. Il turno successivo è Federer a concederla, lasciando al Serbo un set point, subito trasformato. Dopo 36 minuti termina così il primo set, sul 6-4 Djokovic.
Federer rientra in campo meno convinto del suo gioco e l’attuale leader della classifica ATP ha subito l’opportunità di allungare, con lo lo svizzero bravo ad annullare le due palle break. Ma l’appuntamento è solo rimandato al turno di battuta successivo. Nole si porta 3 a 0 e non concede nulla alla battuta; anzi, avrebbe anche l’opportunità di portarsi sul 4 a 0, ma la spreca. Il serbo continua a lasciare le briciole sul suo servizio. È proprio in questo fondamentale ad aver acquisito ancora maggior sicurezza; evidentemente, la mano di Becker si è fatta sentire. Il tedesco, che all’inizio della sua collaborazione con il tennista, aveva suscitato qualche perplessità tra i fan, sembra ripagare gli sforzi fatti. Federer riesce a tenere il turno successivo, portandosi sul 5 a 3, ma non può nulla quando al servizio si porta il serbo. Il pubblico prova in più occasioni a sostenerlo e ad incitarlo, desiderando vedere un terzo set. Ma Nole ha fretta di andare a casa a riposarsi per qualche giorno prima di ripartire per Parigi. Allo scoccare del settantacinquesimo minuto di gioco arriva l’ultimo punto, che cala il sipario sull’incontro e sull’edizione 2015 degli Internazionali. Grande successo di pubblico e una finale tra due protagonisti.