Terremoto in Albania, continuano le operazioni di recupero tra le macerie. Il bilancio delle vittime è in crescita
Il numero delle vittime del terremoto del 26 novembre è salito a 23. Ieri sera due persone recuperate tra le macerie, sono morte in ospedale in seguito alle ferite riportate. Il bilancio delle vittime sale ancora. 600 i feriti invece. I danni più gravi sono stati riscontrati a Tirana e a Durazzo. Immediati i soccorsi dall’Italia. Oggi 27 novembre, è stata proclamata una giornata di lutto nazionale per ricordare le vittime.
Il terremoto del 26 novembre e lo sciame sismico ancora in atto
Il 26 novembre, alle 3,54 la terra ha tremato nel nord dell’Albania. Si tratta di una scossa violenta avvertita anche in Italia. Tale potenza ha fatto temere il peggio per gli albanesi, che si sono riversati immediatamente in strada, impauriti e nel caos. Il bilancio delle vittime sale ma ciò che fa temere il peggio, è il numero di dispersi sotto le macerie. Durazzo è sfigurata da edifici crollati e che continuano a crollare.
Alla scossa principale ne sono seguite molte altre di assestamento, un centinaio, con epicentro tra Durazzo e Shijak. Nel pomeriggio del 26 novembre è stata avvertita un’altra forte scossa di magnitudo 5 che ha danneggiato ancora altri edifici.
I soccorsi
Tempestivi gli interventi dei soccorritori che da ieri scavano ininterrottamente sotto le macerie, insieme ai cittadini. Ad ora le persone tratte in salvo sono una quarantina. Un bambino è stato estratto vivo dalle macerie di un palazzo di 5 piani a Durazzo.
Il premier albanese Edi Rama ha rassicurato il Paese lanciando un invito a stare uniti e a mantenere la calma. In questo momento sta cercando un accordo con le strutture alberghiere di Durazzo, in modo da non lasciare al freddo gli sfollati.
La posizione dell’Italia
Il Presidente Mattarella e il premier Conte hanno espresso vicinanza al premier albanese, disponendo l’invio di unità speciali sul posto. Sono partiti per l’Albania 200 uomini tra personale medico, unità cinofile e squadre di ricerca. La Farnesina ha attivato l’Unità di Crisi per individuare italiani in Albania che vivono nelle zone a rischio. Ad oggi nessuno di questi sarebbe coinvolto.