L’Isis continua ad essere una minaccia reale, anche nel nostro Paese. I carabinieri di Bari hanno infatti fermato due persone che, secondo le investigazioni, sarebbero strettamente legate ad una cellula terroristica dello Stato Islamico. Oltre ai due arrestati, il nucleo di terroristi sarebbe composto di altre tre persone, due fuggite verso l’Afghanistan e uno al momento ancora ricercato.
Al momento dell’arresto, i due fermati avevano con loro foto di obiettivi sensibili, probabilmente luoghi dove avevano in mente di progettare attentati: centri commerciali, aeroporto e il porto del capoluogo pugliese.
Gli attentati però non erano destinati solo all’Italia: nel progetto jihadista del gruppo c’erano anche l’Inghilterra, la Francia e il Belgio, queste ultime colpite a pochi mesi di distanza l’una dall’altra tra la fine del 2015 e il marzo scorso.
Nel covo dei terroristi, ad ulteriore conferma della loro appartenenza e fedeltà allo Stato Islamico, sono stati trovati manifesti inneggianti al Jihad, la guerra santa agli infedeli.
Pochi mesi fa erano stati fermate in tempo altre cellule terroristiche operative sul nostro paese, sia in Lombardia che in Trentino. Luoghi appartati, apparentemente insospettabili, dove progettare stragi come quelle di Parigi e Bruxelles per mettere in ginocchio il Vecchio Continente.