A Tokyo, un piccolo drone è atterrato sul tetto del palazzo dove si trova l’ufficio di Shinzo Abe, Premier nipponico, che in quel momento era assente, in quanto si trovava in Indonesia dove ha partecipato ad un meeting. Dopo l’atterraggio del drone è immediatamente intervenuta la polizia, e le immagini dell’intervento sono state prontamente diffuse dalla NHK, la televisione pubblica giapponese.
Nelle immagini i poliziotti stanno controllando il drone, che appare ricoperto da un drappo di colore blu. Secondo le notizie che sono state diffuse dopo l’intervento della polizia e degli artificieri, sul drone erano trasportati una bottiglia con dell’acqua, una torcia di piccole dimensioni ed una macchina fotografica. Sullo stesso drone era presente un simbolo relativo alla pericolosità radioattiva.
I test che sono stati effettuati hanno confermato che sul drone era presente della radioattività, ma in quantità ridottissima e sicuramente non pericolosa per l’uomo. Al momento sono in corso le indagini da parte della polizia per capire chi abbia lanciato il drone, e se l’atterraggio sul tetto dell’ufficio del Premier sia intenzionale o sia avvenuto per un problema accaduto durante il volo. Il fatto è stato comunque subito collegato all’approvazione del “riavvio” di una centrale atomica, che era stato deciso mercoledì scorso da una sentenza di un tribunale giapponese. Questo ha di fatto bocciato le tesi dei gruppi ecologisti giapponesi, che dopo il disastro causato nella centrale di Fukushima con lo tsunami del 2011, stanno contestando con forza la politica delle centrali nucleari. Il drone atterrato sul tetto ha un diametro di circa 50 centimetri ed era spinto da quattro motori. Oltre alle preoccupazioni per la radioattività, il caso del drone ha sollevato anche alcune polemiche per quanto riguarda la sicurezza.
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