Torneo Sei Nazioni: dopo l’illusione Scozia, l’Italia torna con i piedi per terra con la Francia, finisce 0 a 29
L’Italia partiva, probabilmente, per la prima volta coi favori del pronostico, visto che la Francia veniva da due stop consecutivi. Ed invece, il match con i Transalpini si è concluso come peggio non si poteva, con una delle prestazioni peggiori nella storia del rugby nostrano: è infatti arrivata una sconfitta per 29 a 0 e per di più tra le mura amiche. E il fatto che gli Azzurri non siano riusciti a mettere a segno nemmeno una meta, o a realizzare un solo punto, in un match giocato in casa rende questa battuta d’arresto senza dubbio ancora più umiliante.
Eppure l’Italia non era partita malissimo, visto che nei primi 20 minuti di gara ha tenuto in mano il pallino del gioco, non riuscendo però a tramutare in punti questa superiorità. E dopo due errori, uno da parte di Allan e uno da parte di Orquera, che aveva da poco sostituito proprio il primo, la nostra Nazionale è praticamente sparita dal campo, facendo apparire uno squadrone una Francia che ha mostrato un gioco sicuramente non esaltante e che è sembrata lontana parente di quella che ha messo in scena in passato il “French Flair”, ovvero quel gioco da stropicciarsi gli occhi e che ne ha fatto una squadra molto seguita e molto amata dagli appassionati di questo sport.
Per capire quanto ciò corrisponda al vero, basta pensare che, pur avendo preso in mano le redini del gioco, i primi punti degli ospiti sono arrivata allo scoccare del 35°, quando il pubblico presente sugli spalti cominciava a chiedersi il motivo per cui avesse pagato il biglietto.
Ai Francesi è bastato alzare la soglia di attenzione in fase difensiva e ritrovare un Lopez in grande spolvero per portare a casa un risultato che senza dubbio rasserena l’ambiente.
Alla fine della partita sono arrivati alcuni fischi dagli spalti e la domanda che molti si pongono è per quanto tempo ancora questa Nazionale riuscirà ad attrarre pubblico, sponsor (il fatto che i match vengono trasmessi dal pur seguito D-max, dà il segno di un interesse in calando) e a far parlare di sè, visto che l’atteso salto di qualità non è mai avvenuto – il nostro esordio nel Torneo continentale risale ormai a 15 anni fa – le prestazioni continuano a essere così negative e che quelle positive, l’ultima è la prova di Edimburgo, sono soltanto episodi in un panorama che ha del desolante.
Per ora si pensa all’ultimo match di questa edizione del 6 Nazioni, quello contro il Galles.Le sensazioni della vigilia, però, non sono delle migliori, con il concreto rischio, per i nostri, di incappare in un’altra debaclè, poichè i Gallesi devono segnare molti punti se vogliono vincere il torneo e quindi giocheranno a mille ed è probabile un’altra delusione per quanti avranno voglia di andare all’Olimpico.
Poi spazio al Mondiale in terra inglese e le preoccupazioni sono più che lecite, visto che l’Italia incontrerà proprio Francia e Irlanda, che sono le due compagini con cui in questo 6 Nazioni ha giocato le partite peggiori.
Al termine della partita che ha fatto segnare la peggior sconfitta casalinga degli Azzurri nella storia del torneo, Brunel non si è nascosto e ha affermato che la Francia ha dominato la partita, passando poi a esaminare l’aspetto prettamente tattico: secondo il nostro ct i problemi maggiori sono stati in mischia e in touche, mentre la nazionale transalpina ha fatto valere quello che è il suo punto di forza, ovvero la fase difensiva.
Ovviamente di tutt’altro umore il tecnico dei nostri avversari, il quale ha elogiato i propri giocatori per l’aggressività messa in campo e per l’ottima prestazione sfoderata contro l’Italia, da lui definita grande Nazionale. Si tratta a ben guardare solo del classico “onore delle armi”?
Il match con il Galles potrà dare qualche risposta, ma pare proprio di si.