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Tour de France 4° tappa: finalmente Tony Martin. Tappa e maglia gialla per il cronoman tedesco

Tappa dalle forti emozioni la quarta del tour, la frazione che era la più lunga dell’intera corsa (con oltre 230 km di percorrenza totale ) vedeva ripetute presenza di pavé (sette settori per un totale di ben 13.5 km).
Le pietre che lo scorso anno hanno deciso la tappa e forse l’intera corsa, quest’anno non sono riuscite a fare la selezione che molti appassionati si aspettavano, e questo nonostante i ripetuti attacchi di Vincenzo Nibali. Il Siciliano ha dimostrato però un’ottima forma fisica, che bene lascia sperare per il proseguo della corsa francese.

Tappa che parte dalla cittadina belga di Seraing e che vede quasi immediatamente la fuga di quattro corridori, i fuggitivi (Quemeneur, De Gendt, Westra e Brun) arrivano ad un vantaggio massimo di oltre 3 minuti e dieci secondi, ma danno l’impressione di non avere nè le gambe nè tanto meno la testa, per giungere fino alla fine.
A 50 km dall’arrivo partono i primi attacchi delle maggiori squadre della corsa: ogni capitano vuole entrare per primo nei 6 settori di pavé finali (quelli più lunghi) e mette alla corda i propri corridori, e così il vantaggio dei quattro in pochi chilometri scende a meno di 1 minuti, e dopo qualche altro scatto del gruppo vengono riassorbiti dalla carovana.
Inizia inoltre a piovigginare e frequenti sono le cadute, fortunatamente senza conseguenze fisiche per i corridori, l’attenzione resta altissima soprattutto dopo la spettacolare caduta della terza tappa, che ha portato al ritiro di molti corridori (non ultimo Tom Dumoulin).

Nibali assume il comando delle operazioni e insieme ai propri gregari dell’Astana riesce a entrare nelle prime posizione nei tratti pietrosi, il capitano della squadra kazaka cerca con tutte le sue forze di portare a termine la stessa tattica della scorsa edizione del Tour, ma con risultati purtroppo diversi. Lo squalo messinese cerca, infatti, di infliggere delle “rasoiate” con lo scopo di staccare gli altri big in corsa, ma sia Contador che gli altri pretendenti alla maglia gialla, lo marcano stretto e non si fanno sorprendere.
Soprattutto sul secondo attacco del capitano dell’Astana la risposta arriva da Froome che riesce a riagguantare il Siciliano e a ricompattare il gruppo dei migliori. Intanto nelle retrovie si registra la foratura del tedesco della Etixx – Quick Step Tony Martin, il capitano della squadra belga si fa “prestare” la bici da Trentin e rientra in gruppo, durante l’azione da notare il ritmo del tedesco, che lo pone automaticamente tra i favoriti della tappa odierna. Ultimo pezzo di pavé e anche in queste pietre Nibali ci riprova, la sua azione è però stoppata nuovamente, questa volta da Sagan. A 13 km dall’arrivo terminate i sette settori di pavé il gruppo di testa vede una trentina di corridori, con i migliori in testa.

La tappa probabilmente si deciderà in volata con i big che non si assumeranno rischi. Durante gli ultimi chilometri le squadre cercano di organizzare un “treno” decente, ma tutti più che pensare a partire controllano gli avversari. A tre km dall’arrivo un sornione Tony Martin aumenta i giri del motore, e piano piano distacca gli altri corridori. Prima che le squadre riescono a reagire, il Tedesco conquista una ventina di metri di vantaggio, metri che gli permettono di rintuzzare gli attacchi degli avversari. Sotto lo striscione dell’arrivo il cronoman teutonico giunge a mani alzate (il secondo è Degenkolb che arriva con tre secondi di ritardo, insieme al gruppo degli altri corridori) e si prende tappa e maglia gialla.

Il dorsale rosso per la combattività, in questa tappa, va a Nibali, lo squalo ci ha sicuramente provato ma non è riuscito (per merito degli avversari, non certo per demerito suo) a effettuare l’impresa dello scorso anno.
In classifica generale maglia gialla per il tedesco della Etixx – Quick Step, secondo Froome del team Sky a 12 secondi e terzo van Garderen (BMC) a venticinque secondi, primo degli Italiani Nibali (tredicesimo), che accusa un ritardo dal leader della corsa di un minuto e cinquanta secondi. E non sono pochi..

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