Tour de France cronaca 3° tappa: caduta nel gruppo e Cancellara si ritira. Froome in giallo, ma Nibali c’è
Il Tour de France continua come è iniziato, proponendo ogni giorno tappe di grande difficoltà, che sono rese ancora più emozionanti, talvolta anche se drammaticamente, dai problemi che si stanno susseguendo in corsa.
Nella giornata di ieri si attendeva la lotta finale sul Muro di Huy, classico arrivo della Freccia Vallone, ma già a 50 chilometri dal traguardo la corsa ha subito uno scossone con una caduta in gruppo della quale hanno subito le conseguenze diversi corridori tra cui la maglia gialla Cancellara, che è riuscito a riprendere la corsa, arrivando al traguardo con più di 11 minuti di ritardo scortato dai suoi compagni, ma nel dopogara si è dovuto ritirare in quanto ha riportato la frattura di due vertebre. La maglia gialla ha così cambiato proprietario per la terza volta in tre giorni, passando sulle spalle di uno dei favoriti, l’inglese Froome, portacolori della Sky, che al traguardo si è classificato al secondo posto dietro al vincitore di giornata, lo spagnolo Purito Rodriguez. Per il ciclista iberico si tratta della seconda vittoria in carriera in una tappa della corsa francese, e la soddisfazione è doppia perché è arrivato al traguardo portando ancora i segni della caduta del giorno precedente. Nel finale della tappa Rodriguez ha seguito lo scatto iniziale di Froome, superandolo insieme a Gallopin, poi l’Inglese è riuscito a riportarsi sui due, con Gallopin che si è leggermente staccato, e ad approfittarne lo Spagnolo che ha vinto la tappa. Per l’alfiere della Sky il secondo posto ed i secondi guadagnati con l’abbuono, hanno significato anche indossare la maglia gialla, con Tony Martin che ancora una volta vede infrangersi il sogno a causa di un solo secondo, come nella tappa precedente con Cancellara.
Sulla salita finale si sono visti all’opera tutti i big della corsa, che hanno terminato nelle prime posizioni, con Nibali al settimo posto ed 11 secondi di svantaggio rispetto a Rodriguez e con Quintana al suo fianco, mentre Contador ha perso 7 secondi rispetto all’Italiano ed 11 rsipetto all’inglese leader della classifica generale.
Tornando indietro, la tappa aveva visto la consueta fuga iniziale, con quattro corridori al comando, Pauwels del team MTN Qhubeka, Nauleau della Europcar, Barta ed Elmiger della Iam. I quattro sono rimasti sempre sotto il controllo del gruppo, che li stava raggiungendo, prima dell’inizio della serie di “cote” che caratterizzava il finale di tappa, quando è avvenuta la caduta che ha portato all’intervento di alcune ambulanze ed alla neutralizzazione della corsa che è stata decisa coraggiosamente dal direttore di gara.
Tra i corridori che sono rimasti coinvolti nella caduta, originata da Bonnet, anche la maglia bianca Dumoulin, che si è dovuto ritirare, e Gerrans, Van Summeren, Henderson, il portoghese Rui Costa ed anche l’italiano Pozzato. Nel corso della tappa il gruppo è transitato anche da Meensel-Kiezegem, il paese natale del “Cannibale”, Eddy Merkcx, forse il più grande campione di corse a tappe e plurivincitore del Tour de France. Il 70enne corridore belga era presente al passaggio della corsa insieme al francese Bernard Hinault, altro grande interprete della corsa francese.
La classifica generale, dopo la terza tappa, vede in testa l’inglese della Sky, Froome, seguito da Tony Martin, e da Van Garderen, Un altro dei protagonisti di giornata, Gallopin, è quarto e precede Van Avermaet, Sagan, Uran e Contador. Vincenzo Nibali è il primo degli italiani con il suo tredicesimo posto e con un distacco dalla vetta di 1 minuto e 38 secondi. Anche la testa della classifica della maglia bianca è cambiata a causa del ritiro di Dumoulin, ed il simbolo del primato è passato a Sagan, che precede Barguil e Quintana, che secondo i pronostici dovrebbe vincere questa classifica al termine della “Grande Boucle”. Greipel ha invece mantenuto la testa per quanto riguarda la classifica a punti, la maglia verde; il Tedesco, che sapeva di essere escluso dalla lotta per il successo di tappa, ha fatto il massimo possibile vincendo lo sprint del traguardo volante, posto ad Havelange, precedendo gli sprinters Degenkold e Bouhanni. Per Greipel sono 27 i punti di vantaggio sul secondo, Sagan.
Dopo le pri
me salite della corsa è arrivato anche il momento dell’assegnazione della maglia a pois, simbolo del primato tra gli arrampicatori, che è sulle spalle di Rodriguez. Al Tour non c’è comunque nessun momento per riposare e già nella prossima tappa c’è da affrontare un altro terribile nemico, il pavè, con 7 tratti di strada che fanno parte anche del percorso della Parigi – Roubaix. L’arrivo della tappa, che parte ancora in territorio belga, è previsto a Cambrai, in Francia, e sicuramente anche dalla tappa di oggi è lecito attendersi situazioni molto interessanti.