Dopo le scosse della scorsa settimana a confine tra Marche e Abruzzo, anche il Veneto torna a tremare. Una forte scossa di terremoto ha infatti colto di sorpresa la popolazione di Treviso nel sonno, alle ore 4.02.
In base ai rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), ente di ricerca italiano sui fenomeni geofisici e vulcanologici e che gestisce le reti di monitoraggio dei fenomeni sismici e vulcanici, il sisma ha liberato un’energia di magnitudo 3.5 sulla scala Richter.
L’epicentro della scossa di terremoto è stato localizzato in provincia di Treviso e in particolare in prossimità dei comuni di Cornuda, Crocetta, Farra, Follina, Miane, Montebelluna, Moriago, Pederobba, Sernaglia, Valdobbiadene e Vidor. L’ipocentro, ovvero il punto al di sotto della crosta terrestre dal quale ha origine il terremoto, è stato rilevato a circa 2 chilometri di profondità sotto la superficie terrestre.
Una scossa quindi molto superficiale, che è stata di conseguenza avvertita distintamente dalla popolazione.
Seppure di lieve entità, la poca distanza dell’ipocentro dalla superficie ha fatto sì che gli abitanti delle zone interessate si svegliassero nella notte a causa del tremare delle proprie abitazioni, per poi riversarsi in strada. Intasati i centralini di forze dell’ordine e vigili del fuoco, ma per fortuna al momento non vi sono state segnalazioni di danni a persone e cose.
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