Cronaca

Trovato un cadavere sulla spiaggia di Marina di Grosseto

Il sei marzo 2016, nella spiaggia di Marina di Grosseto, è stato trovato un cadavere: il corpo, con segni di decomposizione, secondo la prima autopsia effettuata dai medici legali, sarebbe rimasto immerso nell’acqua per ben tre giorni.

Il cadavere, in base ai primi accertamenti effettuati, ha fatto ritenere alle forze dell’ordine che il corpo appartenesse ad un uomo di circa sessant’anni.
Nella tasca era presente anche il cellulare, che seppur inutilizzabile in quanto immerso nell’acqua, ha permesso alle forze dell’ordine di risalire all’identità dell’uomo.

Grazie ad una serie di verifiche, sempre svolte dalle forze dell’ordine, il corpo è stato identificato: si tratterebbe di un uomo di circa settantanove anni, imprenditore milanese con un grande hobby, ovvero la vela.
Secondo la ricostruzione della dinamica dei fatti, l’uomo si sarebbe messo in viaggio mercoledì scorso ed avrebbe raggiunto la spiaggia di Marina di Grosseto, dove avrebbe iniziato a praticare la vela a bordo della sua imbarcazione Black Jack.
Inizialmente, i famigliari non hanno effettuato la denuncia di scomparsa ma, una volta contattati dai carabinieri, essi hanno effettuato il riconoscimento del corpo, dopo che i carabinieri sono riusciti a risalire alla sua identità mediante il cellulare che l’uomo aveva con sè.

Il ritrovamento è avvenuto in maniera casuale: un altro uomo, mentre passeggiava nei pressi dello stabilimento balneare Gabbiano Azzurro, ha visto il corpo della vittima galleggiare nell’acqua, col volto rivolto verso l’acqua.
Subito sono stati avvertiti i carabinieri, che hanno effettuato il recupero ed hanno proceduto con le operazioni di identificazione del cadavere.
Sono diverse le teorie che sono state fatte dal PM Marco Nassi: l’anziano potrebbe esser stato colpito da un malore improvviso, che lo ha fatto cadere dall’imbarcazione e annegare.
La seconda delle possibilità maggiormente accreditate, consiste nel fatto che l’uomo, colto dal maltempo, abbia perso il controllo dell’imbarcazione e sia caduto in mare, perdendo la vita travolto dalle onde.
In entrambi i casi, l’uomo avrebbe perso la vita per annegamento una volta caduto in acqua.

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