Il Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump ha firmato un Decreto di Legge con il quale vieta a tutte le società del proprio paese di utilizzare qualsiasi tipologia di dispositivo di telecomunicazione realizzato da imprese straniere e che possa essere una forma di minaccia per la sicurezza del proprio stato. In questo senso è forte e chiaro il collegamento, in primo luogo, ai grossi colossi delle comunicazioni cinesi, tra cui in primis Huawei e ZTE.
La decisione arriva dopo la sua grande azione di spostare di altri sei mesi (e quindi non più con effetto a partire dal 18 maggio) l’applicazione di dazi del 25% sulla componentistica e sulle automobili prodotte dall’Europa e dal Giappone.
Per guanto riguarda l’azione contro le aziende di telecomunicazione estere, probabilmente, saranno necessari sei mesi per l’entrata in vigore e l’effettiva applicazione. Il governo americano ha sottolineato come si tratti di una decisione di cui si starebbero occupando già dal mese di gennaio e riprenderebbe il diritto del Presidente Americano di stabilire decreti e normative a tutela del commercio nazionale. E’ per questo motivo che lo stesso governo ci tiene a sottolineare come il Provvedimento sarà applicato proprio dal Dipartimento del Commercio e dalle sue Agenzie.
Il reale motivo di questa decisione, comunque, sarebbe il sospetto americano che i governi cinesi utilizzino gli impianti di Huawei e ZTe per spiare i governi e le società stranieri e occidentali.
Le grandi aziende americane, comunque, hanno già iniziato a ridurre i loro rapporti commerciali e lavorativi con Huawei, in modo tale da non trovarsi poi impreparate al momento dell’applicazione ufficiale della norma, mentre la maggior parte delle piccole aziende non hanno ancora iniziato a modificare le loro attività.