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Trump riceve un pacco contenente una sostanza tossica

La campagna elettorale newyorchese si apre non nel migliore dei modi. A 45 giorni dal voto è stato spedito un pacco alla Casa Bianca contenente una sostanza altamente velenosa derivata dagli scarti dell’olio di ricino. Il plico è stato intercettato prima che potesse arrivare a destinazione. Secondo quando dichiarato dall’FBI la busta sarebbe partita dal Canada e ciò ha portato all’arresto di una donna di origini italiane, sospettata di essere stata la responsabile del fatto.

Gli investigatori sono riusciti a scongiurare il peggio, bloccando la spedizione appena in tempo, esattamente proprio all’interno del palazzo presidenziale. Tuttavia, sono ancora in corso le indagini sui responsabili, anche per comprendere se altre buste simili siano o meno ancora in viaggio e bloccato all’ufficio postale.

Secondo gli esperti, la ricina è una sostanza che solitamente viene usata per mettere a punto attentati e quello di Trump non è il primo caso. Basta pensare a quanto già successo nel corso del 2011 quando alcuni cittadini della Georgia vennero arrestati e successivamente condannati per avere spedito questa sostanza alle autorità pubbliche. Ai tempi ci fu anche una pista su Al Qaeda e il forte sospetto che la ricina venisse usata per attaccare il territorio americano.

Anche Barack Obama fu protagonista di un fatto molto simile a quello che oggi interessa Tramp. Nel 2013, infatti, un uomo venne condannato per aver spedito buste contenenti ricina non solo all’indirizzo dell’ex presidente, ma anche ad un senatore repubblicano. Il 2014, invece, fu l’anno dell’attrice Shannon Richardson, la quale venne condannata a 18 anni di reclusione per aver mandato pacchi di ricina ad Obama e a Michael Bloomberg, allora sindaco di New York.