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Turchia: 36 morti ad Istanbul in un attacco terroristico

È questa volta il maggiore aeroporto turco, l’aereoporto internazionale di Ataturk, a fare da sfondo all’ennesimo attacco terroristico che dai primi bilanci ha portato ad almeno 36 vittime e oltre 150 feriti, alcuni di essi in gravissime condizioni.

Dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che ad entrare in azione nello scalo internazionale di Istanbul, siano stati almeno tre terroristi, di cui almeno due dotati di cinture esplosive ad alto potenziale.

Da quanto dichiarato dallo stesso premier turco Recep Tayyip Erdogan i tre, che forse erano appoggiati da altri quattro fiancheggiatori, hanno optato per dividersi una volta giunti all’aeroporto.

Uno di essi dotato di un fucile mitragliatore ha aperto il fuoco verso i passeggeri in attesa di espletare le operazioni d’imbarco, il terrorista dopo le prime raffiche, è stato ucciso dagli uomini della sicurezza che presidiavano lo scalo.

In coincidenza con il primo attacco, gli altri due terroristi si sono fatti esplodere. Uno ha scelto il parcheggio esterno, mentre l’altro è giunto fino alla zona delle partenze.

Stante la censura imposta immediatamente dalle autorità, non si conoscono altri particolari sugli attacchi, anche se fonti vicino alla polizia hanno subito fatto notare come per modalità di esecuzione e per organizzazione, la prima pista seguita sia quella che tende all’esercito del califfato.

Le stesse fonti hanno sottolineato come, dagli attimi immediatamente successivi alle esplosioni, sia iniziata un’imponente caccia all’uomo, allo scopo di individuare la rete terroristica che ha messo in condizione gli attentatori di operare.

Cordoglio è stato espresso dai leader europei, preoccupati che l’ondata di terrorismo che in questi mesi sta colpendo la Turchia, possa ritardare il percorso di integrazione europea intrapreso dal paese della mezzaluna.