Curiosità

Ubriachi d’amore: lo dice la scienza

Gli ormoni e l’amore.
Che l’innamoramento sia causato da processi chimici inerenti alla secrezione degli ormoni e al loro relativo aumento, non è più un mistero da tempo. Gli ormoni che concorrono alla sensazione di innamoramento sono molteplici e vanno dai ferormoni, responsabili dell’attrazione fisica, a feniletilamina, dopamina, e noradrenalina. La prima, attraverso un meccanismo non ancora noto, influenza il nostro atteggiamento verso il partner e, ad alti livelli, produce effetti simili all’anfetamina. Inoltre è proprio questo ormone che stimola la produzione di dopamina. Quest’ultima è legata alla sensazione di benessere successiva alla soddisfazione di alcuni bisogni primari come la fame e il desiderio sessuale. Infine la noradrenalina è, invece, collegata allo stato d’agitazione tipico dei primi periodi della nascita di un rapporto.

L’ossitocina: l’ormone dell’amore

Questo ormone è collegato tanto al piacere sessuale quanto alla sfera affettiva della coppia. L‘ossitocina, ormone secreto dall’iposi, viene rilasciata sia durante la stimolazione dei genitali, procurando il conseguente orgasmo, che durante l’allattamento. Si ritiene che sia questo stesso ormone a causare l’innamoramento verso il partner, provocando le sensazioni positive correlate alla creazione del legame affettivo della coppia.

L’ebbrezza dell’amore.

Un recente studio, condotto dall’Università di Birmingham, ha investigato più a fondo sulle reazioni del nostro organismo all’innamoramento. Lo studio ha prodotto un risultato interessante: l’ossitocina prodotta dall’innamoramento agisce sul comportamento umano come il consumo di alcol. Pare infatti che entrambi agiscano sulla corteccia prefrontale, influendo sull’eccitabilità dei neuroni e sul tono muscolare.
L’ossitocina, infatti, opererebbe sulla percezione dello stress, sulla gestione dell’ansia e modifica le reazioni all’interno dei contesti sociali. La scoperta che sia l’alcol che l’innamoramento stimolino la produzione di questo ormone non è utile soltanto a comprendere meglio le dinamiche chimiche relative alla nascita dei rapporti affettivi, ma può dare creare nuovi sbocchi a livello scientifico, per esempio dal punto di vista psicologico e psichiatrico.
I ricercatori si augurano, infatti, che uno studio più approfondito dell’ossitocina e dei suoi effetti, possa condurre ad una conoscenza maggiore del meccanismo cerebrale connesso con l’aggressività e la gestione dello stress. Effettivamente i sentimenti provocati dall’innamoramento sono molto diversi tra loro. Se da una parte si prova affetto per il partner, dall’altra si generano rabbia e paura, per esempio, verso eventuali pretendenti esterni. Allo stesso modo il consumo di alcol ci rende sia più amichevoli e disponibili verso le persone che ci circondano, sia più propensi allo scontro nelle situazioni difficili. E’ proprio questa analogia che ha spinto i ricercatori ad approfondire un tema così delicato. Chissà che tra qualche anno non si riesca a sostituire il bisogno di un “bicchierino” con un bacio appassionato del proprio partner.

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