In Ucraina si apre un piccolo spiraglio nella battaglia che infuria ormai da tempo tra i ribelli separatisti “filorussi” e le truppe governative. Secondo quanto è stato riferito da un rappresentante del Ministero della Difesa dei separatisti, Eduard Basurin, è stato trovato un accordo con il governo di Kiev per l’istituzione di un corridoio umanitario nella zona di Debaltseve per permettere ai civili di lasciare la zona dove infuriano i combattimenti.
La tregua dovrebbe durare dalle 9 del mattino sino alle 18.00, e durante questo periodo i civili potrebbero spostarsi in zone sicure. La zona del corridoio umanitario è una delle più calde dei combattimenti, ed ogni giorno si registrano vittime, sia tra i ribelli, che tra le forze governative e tra i civili, che restano intrappolati negli scontri. A fronte delle azioni militari, continuano comunque gli incontri per cercare una soluzione diplomatica al conflitto ucraino.
I nodi da sciogliere rimangono molto complicati, ed il conflitto ha causato anche molta frizione tra Mosca e Washington, con alcuni analisti che dichiarano che si tratta della maggiore crisi diplomatica tra le due potenze dai tempi della “guerra fredda”.
Le trattative delle diplomazia devono comunque essere portate avanti in fretta, in quanto ogni giorno si contano numerose vittime, 19 solo nella giornata di ieri, e numerosissimi sono i feriti che quotidianamente si recano a cercare soccorso negli ospedali della zona, che sono vicini al collasso.
La situazione nelle zona dei combattimenti è ulteriormente aggravata dalle avverse condizioni meteo, con temperature bassissime. Le ultime notizie diffuse parlano di un conteggio dei morti che ha superato quota 5300, nei 12 mesi di combattimenti.
Intanto, John Kerry, Segretario di Stato USA è arrivato a Kiev, insieme al presidente francese Hollande ed alla Cancelliera tedesca, Angela Merkel. I due europei domani si recheranno a Mosca per parlare con Vladimir Putin.
Kerry è arrivato in Ucraina per parlare con il presidente Porošenko, al quale deve riferire sulla decisione di Obama riguardo alla fornitura di armi da parte degli USA.
Mentre il presidente ucraino è convinto che gli Stati Uniti forniranno le armi al suo Paese, Kerry ha comunicato che la decisione da parte di Obama, riguardo alla fornitura di armi non è ancora stata presa e lo sarà nei prossimi giorni, dopo che lo stesso Presidente USA avrà incontrato Angela Merkel a Washington al ritorno del suo viaggio a Mosca.
La Russia, per bocca di Yuri Ushakov, un consigliere diplomatico del Cremlino, si dice pronta a continuare i negoziati, ma nello stesso tempo Putin ha messo in allarme i riservisti dell’esercito russo.