La nuova terapia, il cui nome commerciale è Kymriah, è stata studiata e sviluppata da un team dell’Università della Pennsylvania che ha collaborato con la celebre casa farmaceutica Novartis.
La terapia CAR-T mira a curare due forme ben specifiche di cancro: si tratta, per la precisione, del linfoma diffuso alle grandi cellule B nei pazienti di età adulta, una patologia la cui cura risulta spesso di difficile individuazione ed inquadramento, e della leucemia linfoblastica acuta a cellule B refrattaria. In questo secondo caso, il trattamento è indirizzato a persone appartenenti ad una fascia di età inferiore ai venticinque anni che sono stati vittime di una recidiva, nonostante un trapianto di midollo osseo.
Dopo aver attentamente studiato i casi clinici presentati, la Commissione Scientifica dell’EMA si è espressa positivamente in merito ad una futura commercializzazione dell’immunoterapia in questione. La terapia viene considerata sostanzialmente sicura, nonostante non sia esente da eventuali effetti collaterali, come problemi all’apparato respiratorio o danni agli organi interni.
Per quanto riguarda il territorio italiano, spetterà ora all’AIFA, l’agenzia italiana per il farmaco, sbrigare tutte quelle procedure burocratiche di materia economica e identificare con estrema attenzione i poli specializzati dove l’immunoterapia CAR-T potrà essere somministrata con sicurezza a tutti coloro che presentano le patologie sopra descritte.