Cronaca

Usa, strage nel college, era tutto annunciato sui social

Con voce tremante il capitano dei vigili del fuoco descrive l’orribile scena a cui ha assistito, corpi a terra, tanti e coperti di sangue. Il bilancio dell’ennesima tragedia in una scuola Usa, in questo caso dell’Oregon, conta 10 vittime accertate e 20 feriti dei quali alcuni anche in gravi condizioni.

A Roseburg, la comunità dov’è avvenuta la strage, la chiamata al 911 di richiesta di aiuto è partita alle 10:38 quando una voce denunciava spari alla porta dell’aula. Secondo alcune indiscrezioni, poi non confermate, il killer avrebbe chiesto nome e religione di ciascun ragazzo presente nella scuola, decidendo in base a ciò se risparmiarlo o meno dalla sua follia omicida.

Immediato l’intervento dell’Fbi che ha ritenuto opportuno informare il presidente Obama in prima persona che ha iniziato a monitorare personalmente lo sviluppo della situazione.
Secondo il capo della polizia della contea di riferimento, l’aggressore faceva parte del college e il giorno precedente alla strage aveva annunciato quanto avrebbe commesso in una chat room completamente anonima.
Nella chat le risposte sono state molteplici e differenti, secondo alcuni il ragazzo era completamente pazzo, altri invece lo hanno invitato ad agire.
Secondo il racconto di una madre di un ragazzo, il figlio si sarebbe barricato all’interno di un’aula e avrebbe sentito non meno di 30 colpi provenienti da arma da fuoco.
Altri ragazzi e docenti sono riusciti a salvarsi chiudendosi nella mensa e assistendo impotenti a quanto di terrificante si stava verificando a pochi metri da loro.

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