VANDALI NELLO STUDIO DI CORONA – Lo scrittore e alpinista trentino Mauro Corona (salito agli onori delle cronache negli ultimi anni grazie soprattutto ad alcuni fortunati saggi e romanzi in cui riafferma nostalgicamente il suo legame con il mondo della montagna e della natura in generale) è stato vittima di recente di una piccola disavventura domestica, senza tuttavia alcuna conseguenza.
Il 66enne originario di Baselga di Piné (Trento) è stato infatti sorpreso nella notte tra sabato e domenica scorsi all’interno della sua abitazione di Erto (Pordenone) da alcuni vandali che avrebbero tentato di entrare dopo aver sfondato una vetrata. Stando al racconto dello stesso Corona, riportato solamente oggi da tutti i principali quotidiani nazionali, il fatto sarebbe avvenuto attorno alle 3 di notte quando lui era ancora sveglio: i vandali probabilmente erano dei ragazzi che, per rompere la vetrata del piccolo studio dove Corona trascorre le giornate a scolpire il legno, hanno usato proprio una delle sculture in bronzo che erano collocate al di fuori della bottega.
LE POLEMICHE SUCCESSIVE ALLA SUA INTERVISTA – “Avrei potuto ucciderli” è stato il laconico commento dell’artista e romanziere nel corso di un’intervista nella quale rivendica, senza mezzi termini, il proprio diritto a difendersi per non vedere violato il proprio “spazio privato”. Anzi, le sue parole riportate da Il Gazzettino hanno contribuito a riaccendere il dibattito sul tema della legittima difesa e sul varo di una legge che, a detta di molti, sia meno lacunosa di quella in vigore. “Se li avessi presi, probabilmente ora ci sarebbero tre morti” ha spiegato Corona, ricordando che al momento dell’incidente era armato e pur cosciente del fatto che si trattava di un gruppo di adolescenti. Ad ogni modo, i vandali sono riusciti a darsi alla fuga e al momento sono in corso delle indagini per risalire alle identità degli autori del gesto, mentre gli inquirenti hanno già acquisito i filmati di una videocamera di sorveglianza.