Un’operazione dei carabinieri di Padova ha portato alla scoperta di materiale esplosivo ed all’arresto di due persone di nazionalità italiana ed alla denuncia nei confronti di altre tre persone.
L’operazione si è svolta nelle provincie di Padova e Venezia; in prima istanza è stata effettuata una perquisizione in casa di una persona incensurata a Piove di Sacco, perquisizione che ha portato al ritrovamento di 11 chili di esplosivo, che erano nascosti dentro un container. L’esplosivo proveniva da due ordigni risalenti all’epoca della seconda guerra mondiale.
Il proseguimento delle indagini condotte dai carabinieri, ha poi portato gli uomini dell’Arma a perquisire una ditta che si trova in provincia di Venezia, ed anche in questo caso è stata ritrovata una quantità di esplosivo pari a 37 chili.
Gli investigatori hanno cercato di capire a quale scopo sarebbe stato utilizzato l’esplosivo, e dopo aver escluso l’ipotesi del terrorismo, quella più accreditata rimane l’uso per delle rapine ai bancomat della zona, portate a termine dalla malavita organizzata.
Lo svolgimento delle indagini ed il ritrovamento delle notevoli quantità di esplosivo, è stato illustrato da Enrico Zampolli, comandante dei Carabinieri, il quale ha anche dichiarato che le indagini continuano, allo scopo di chiarire sia i legami degli arrestati con la criminalità organizzata, che l’effettiva provenienza del materiale esplosivo ad alto potenziale che è stato ritrovato.