Italia

Venezia, negozi storici a rischio sfratto: rivoluzione in Piazza San Marco?

Nei prossimi mesi, Piazza San Marco potrebbe cambiare volto. La causa è da ricondurre ai nuovi bandi di gara stabiliti dal Demanio per il rinnovo delle concessioni dei locali in affitto, a seguito dell’applicazione della nuova normativa stabilita dal dpr 96 del 2005, come ricorda Il Corriere della Sera in un articolo a cura della giornalista Elisa Lorenzini (in collaborazione con Camilla Gargioni).

Dal 2005 ad oggi, non è la prima volta che il Demanio applica il dpr (acronimo per decreto del presidente della Repubblica, ndr). A cambiare però è la modalità di comunicazione dei nuovi bandi di gara. In passato, si era soliti pubblicare l’avviso su carta presso gli albi delle agenzie regionali. Per il 2019, invece, si è scelto di rendere la comunicazione relativa al rinnovo delle concessioni dei locali in affitto pubblica a livello internazionale con una notifica online.

Potenzialmente, i negozi storici di Piazza San Marco a Venezia potrebbero tutti essere costretti a cambiare la propria posizione qualora dovessero presentare un’offerta (in busta chiusa, ndr) più bassa rispetto al competitor, anche straniero.

I negozi storici a rischio sfratto

Uno dei più importanti negozi storici di Piazza San Marco a rischio sfratto è Caffè Florian, che vanta il titolo di locale più antico al mondo per la vendita del caffè (l’anno di apertura del negozio risale al 1720). Un altro storico negozio che potrebbe essere costretto ad allontanarsi da Piazza San Marco dopo un eventuale esito negativo alle buste è la gioielleria Nardi. Quest’ultima è conosciuta in tutto il mondo, dal momento che in passato ha avuto il privilegio di ornare con i suoi gioielli personaggi di fama mondiale come Liz Taylor e Grace Kelly. Oltre al Caffè Florian e la gioielleria Nardi, a rischio sfratto anche il Gran Caffè Chioggia.

La mobilitazione del Comune insieme all’Associazione Piazza San Marco

Il Comune di Venezia, insieme all’Associazione Piazza San Marco e Liga Veneta (Lega Nord), ha presentato una serie di proposte per evitare lo sfratto dei negozi storici a vantaggio dei marchi internazionali o dei negozi di paccottiglia.