Tragedia a Vicenza, dove una bambina di appena un anno mezzo (avrebbe compiuto 17 mesi l’1 giugno) è morta dopo essere rimasta chiusa nell’auto dei genitori per circa tre ore.
All’origine della tragedia, secondo quanto è emerso dalle prime indagini, una drammatica fatalità: i genitori della piccola, che ha altri cinque fratelli, hanno dato per scontato che sarebbero stati loro a prendersi cura della piccola. Così, hanno posteggiato l’auto all’interno di un parcheggio sotto il sole e sono rientrati in casa dopo aver fatto la spesa e sbrigato alcune commissioni. Da parte loro, anche i ragazzini hanno pensato che la sorella fosse nelle mani dei genitori. Quando sul luogo della tragedia sono arrivate le ambulanze, per la piccola non c’era ormai più nulla da fare, nonostante i tentativi dei medici di rianimarla. Immediato anche l’intervento della polizia.
La bimba era figlia di una coppia di ivoriani di 51 e 40 anni, residenti da decenni in Italia e con regolare cittadinanza italiana da 24 anni. La tragedia è avvenuta nel pomeriggio di domenica 31 maggio: la famiglia era stata prima a messa, poi a pranzo, e poi ancora al centro commerciale per la spesa settimanale. Rientrati a casa, i genitori sono andati a riposare mentre i fratellini della piccola sono rimasti a giocare nelle loro stanzette. Al risveglio, la scoperta che la piccola Gioia non era in casa e la ricerca disperata prima della macabra scoperta.
Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta che ora dovrà stabilire di chi è la colpa della morte. Sul registro degli indagati, con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, sono stati iscritti il padre e la madre della piccola. Sul corpicino è stata già disposta l’autopsia, che dovrà chiarire cosa abbia causato la morte della piccola, anche se appare verosimile che il decesso sia dovuto ad asfissia, soffocamento, oppure a un colpo di calore.