TERREMOTO NELLA NOTTE – Il Cile è stato colpito da un nuovo terremoto nella nottata di mercoledì: nel Paese sudamericano, tra le regioni del mondo a più elevata attività sismica, è stato registrato un evento tellurico di magnitudo 8.3 della scala Richter attorno all’una di notte (ora italiana). Secondo quanto rilevato dal servizio geologico degli Stati Uniti, l’epicentro del sisma è stato individuato a 200 km a nord della capitale Santiago, nei pressi della cittadina di Illapel. Nelle ore successive al sisma, avvertito anche in Perù e Argentina, è arrivato il primo comunicato ufficiale del Governo andino e il Ministro degli Interni, tramite un tweet notturno, ha spiegato che si registrano cinque vittime, mentre decine sarebbero i feriti in tutto il Paese.
IL RISCHIO-TSUNAMI – Tuttavia, al momento, ciò che preoccupa maggiormente le autorità locali sono gli sfollati dei centri costieri. Infatti, quasi un milione di cileni è stato invitato ad abbandonare le proprie abitazioni in vista delle conseguenze immediate che il terremoto potrebbe avere. Le autorità cilene hanno previsto l’arrivo di onde alte più di 5 metri: specialmente nella regione di Coquimbo il livello di allerta è elevato dal momento che, come già avvenuto in passato, i maremoti potrebbero avere degli effetti catastrofici; è stata smentita invece l’indiscrezione secondo la quale sarebbero attesi degli tsunami anche lungo le coste statunitensi del Pacifico. Tuttavia, stando a quanto affermato proprio dal portavoce del Dipartimento di Stato, John Kirby, gli Stati Uniti sono pronti a “fornire il supporto necessario al Cile'”per fronteggiare questa emergenza, esprimendo in seguito anche la propria solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma. Intanto l’Onemi (Oficina Nacional de Emergencia del Ministerio del Interior, ovvero la Protezione Civile locale) ha comunicato che, nelle prossime ore, continuerà il monitoraggio delle zone a rischio, tra le quali ci sono Valparaiso, Atacama e Maule.