La strategia aziendale di Zara sembra cambiare. La multinazionale ha deciso di chiudere 1200 negozi fisici e puntare tutto sull’e-commerce. La causa di questo cambio di strategia sta nell’evidente calo di vendite dovuto al lockdown mondiale.
Zara ha deciso di cambiare la concezione del negozio di abbigliamento. La strategia è quella di incentivare l’e-commerce come prospettiva futura. Questa riorganizzazione costerà al brand la riduzione di 1200 punti vendita.
Quali sono le cause?
Sicuramente il lockdown dovuto al Coronavirus è stato un momento di grande riflessione anche per i grandi della moda. Con il calo vertiginoso delle vendite, la multinazionale spagnola ha registrato un 44% in meno di entrate. Anche la ripresa, però, non sembra essere rosea, infatti, il fatturato, rispetto a maggio 2019, è diminuito del 51%. Cosa fare allora?
Inditex, il gruppo di cui fa parte Zara e altri marchi leader del settore dell’abbigliamento low cost, ha deciso di puntare tutto sull’online, quindi, l’e-commerce sarà il settore privilegiato e adatto a risollevare le cose. I risultati, infatti, sembrano migliori, si conta un aumento del 95% nel mese di aprile 2020.
Come cambia Zara?
In questo periodo Zara sta investendo più di 2 miliardi di euro per potenziare la piattaforma di e-commerce, quindi, le proiezioni di vendita, dal 2020 al 2022, saranno aumentate del 25%.
I punti vendita fisici, però, non verranno chiusi, ma ne verranno aperti alcuni nuovi con il compito di smaltire le rimanenze e incentivare i punti di ritiro. Si conterà a ridurre la presenza di persone nei negozi, quindi, adeguandosi alle nuove norme di sicurezza.
Le difficoltà dei grandi
Zara non è l’unico brand ad aver optato per questa scelta. Da tempo, infatti, anche H&M ventilava la possibilità di chiudere alcuni negozi e questa scelta sembra stia diventando una certezza. Starbucks cambierà strategia e punterà tutto sull’asporto, walk up e drive thru. In questo modo si eviteranno problemi relativi al distanziamento tra le persone.